VIAREGGIO. Si è svolta venerdì sera l’affollata iniziativa della Croce Verde a difesa della sanità pubblica. Erano presenti non solo singoli cittadini interessati ma la stessa dirigenza dell’Asl, con a capo il direttore generale Sassoli. Il presidente della Croce Verde Milziade Caprili, nell’ aprire i lavori, ha dato conto della situazione caratterizzata da alcune non positive certezze e da molte incognite.

“La crisi è una certezza e sui tempi di una possibile risoluzione s’inseguono previsioni le più diverse”, ha detto l’ex vicepresidente del Senato. “Le politiche da battere, ecco una certezza, sono quelle nazionali che non conoscono che tagli lineari, senza alcun discernimento.

“Eppure ci sarebbe da tagliare con un po’ di criterio: report nazionali dicono che esistono nel nostro Paese 92 strutture ospedaliere (?) dove si pagano stipendi e macchinari per dieci ricoveri l’anno o reparti chirurgici con non più di tre interventi l’anno.

“Nel nostro piccolo abbiamo prima diviso la chirurgia in due reparti per poi unificarla di nuovo. Sempre nel nostro piccolo, come ha recentemente detto il dottor Sassoli, nell’Area Vasta risulterebbero troppe tre neurochirurgie così come tre chirurgie vascolari.

“Nessuno ha messo in discussione la generale qualità della sanità toscana, tuttavia non è possibile tacere il fatto che, sino ad ora, i tagli anche nella nostra regione non sono stati selettivi ma ad ‘alzo zero’ e che è stato messo un ticket di dieci euro persino sui malati oncologici.”

È stato ribadito come mentre la sanità pubblica ‘arranca’, quella privata negli ultimi anni è cresciuta del 25%. Da parte del presidente della Croce Verde così come nell’intervento del dottor Sassoli è stato sottolineato lo straordinario valore – da tempo messo, tuttavia, a dura prova (il Censis ha scritto in una sua recente ricerca che, per ora, ben 9 milioni di nostri concittadini sono esclusi dalle cure per mancanza di risorse: 1 su 4 con più di 65 anni, di cui il 61% donne)- della riforma che istituì il Servizio Sanitario Nazionale che avrebbe dovuto erogare trattamenti universali ed uniformi.

Pesano, poi, incertezze sul quadro sanitario regionale e versiliese. L’assessore alla Sanità della Regione ha indicato la data di metà novembre come quella nella quale verranno annunciati ulteriori tagli. Si è detto che sarebbe corretta l’attuale configurazione delle Asl aggiungendo, tuttavia, che niente è immutabile.

Il dottor Sassoli si è incaricato di chiarire laddove ha affermato che “con le nuove province l’ipotesi di prevedere un’unica Asl per Provincia sarebbe tutt’altro che campata in aria e che la regione chiede risparmi sempre maggiori.

“I nostri servizi ospedalieri, poi, potenzialmente ipertrofici, come ha detto l’assessore regionale, potrebbero essere concentrati in Area Vasta: quali e con quali condizioni di fruibilità. La stessa ipotesi a cui la Croce Verde ha lavorato, con l’indispensabile sostegno, dell’Asl e cioè il superamento in positivo del Primo Soccorso con una sorta di Casa della salute, pare di difficile attuazione visto che il governo ha pensato bene di coprire i costi dell’apertura h24 degli ambulatori con i fondi derivanti dal capitolo della riorganizzazione ospedaliera: è stato fatto notare dalle Regioni che quei fondi non saranno nemmeno sufficienti a coprire il taglio di 1,8 miliardi operati a questo settore nel 2013.”

Gli interventi hanno sottolineato i vari aspetti delle vicende sanitarie: da quelle del lavoro ed è stato duramente criticata – lo ha fatto la rappresentante del forte sindacato autonomo del Versilia – l’affermazione del dottor Sassoli circa l’inoperosità dei lavoratori ospedalieri in certi reparti a fronte di altri oberati di lavoro.

Vera Caruso della Crea ha fortemente richiamato l’attenzione sul fatto che, nel generale disinteresse, i servizi sociali, anche quelli dedicati alla disabilità potrebbero implodere e chiudere.

Il dottor Sassoli, infine, ha ripercorso i dieci anni della sua presenza in Versilia ed ha richiamato il fatto che partendo da una vivace protesta per la chiusura dei quattro ospedali versiliesi si è arrivati ad una struttura adeguata al territorio e con punte di eccellenza.

Ha, infine, avuto parole amare per la solitudine nella quale qualche volta è stato lasciato rispetto a scelte determinanti per la sanità della nostra zona. Nella chiusura il presidente della Croce Verde ha annunciato che si lavorerà ad una ipotesi di Osservatorio sulla sanità pubblica.

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